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La scuola esperienziale di Milano

 

I nostri Obiettivi!


Perchè una campagna di crowdfunding? Ve ne abbiamo già precedentemente parlato in un altro articolo ma oggi vorremmo raccontarvi meglio gli obiettivi che la nostra non scuola si è prefissata per poter rendere il nostro progetto realmente concreto ed organico. Questo è quello che vogliamo fare e portare a termine:

Borse di studio

Perché una borsa di studio? Per abbattere completamente o quasi i costi, perché la nostra è una scuola privata che si rivolge a tutti, ma proprio a tutti, non solo a coloro che se lo possono permettere, è per questo che in parte o completamente vorremmo poter aiutare tutti coloro che lo vorranno e che crederanno nel nostro progetto, a far parte della non-scuola!

Fabbrica del lavoro

Di cosa si tratta? Di un vero e proprio progetto che fabbrica posti di lavoro! Si, avete proprio capito bene: l’intento è poter creare nel lungo periodo attività che creino lavoro, ma innanzitutto lo scopo è ridurre fino ad annullare la forbice di incompatibilità tra le esigenze di un’azienda e le competenze acquisite da uno studente nel suo percorso di studi; una proposta che avvicini l’ambito teorico a quello pratico e reale, che permetta una formazione finalizzata all’ ingresso diretto nel mondo del lavoro e che soddisfi i requisiti richiesti da qualsiasi contesto lavorativo che si voglia perseguire. Perché uno dei motivi che hanno causato in Italia una tra le percentuali di disoccupazione giovanile più alta d’Europa è proprio la carenza di alternanza tra scuola e lavoro. Sin da quando abbiamo cominciato abbiamo aperto i nostri ragazzi a questa realtà portando a scuola docenti che nella loro vita sono professionisti: dall’ ingegnere, all’attore, allo psicologo dello sport, al commercialista ed al consulente finanziario e Life Coach, e così via. Vogliamo creare una relazione sempre più stretta, ampia e strutturata con realtà aziendali che non solo diano ai nostri ragazzi imput legati alle competenze necessarie attraverso la formazione, ma che facciano comprendere l’importanza di alcuni aspetti che secondo una ricerca condotta da Manageritalia in collaborazione con Astraricerche di cui vi abbiamo già parlato in un precedente articolo, sono insufficienti secondo l’opinione della maggior parte dei manager intervistati: si imputa agli studenti mancanza di organizzazione, poco decisionisti, poco inclini a lavorare su se stessi, poco allenati al confronto formale.

Segnali di incoraggiamento sono arrivati quest’ anno con la riforma della Buona Scuola, che propone questa metodologia didattica per gli studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, permettendo ad istituti tecnici e licei rispettivamente 400 e 200 ore lavorative di stage in azienda. Segnali incoraggianti ma che sono per adesso solo ancora speranze.

Il passo successivo, parallelamente all’inserimento nel mondo del lavoro, sarà quello di permettere ai nostri ragazzi di poter aprire o di lavorare in attività tirata in piedi da noi o con il nostro aiuto: che sia ambito tecnologico, artigianale o di ricerca e formazione, l’intento è anche quello di proiettarli direttamente in queste dinamiche!

Anche noi vogliamo dire la nostra e fare la nostra parte, e con il vostro aiuto siamo sicuri di poter fare anche meglio!

Laboratori

Lavoro pratico, manuale, ma non solo. Poter permettere ai ragazzi di mettersi in gioco in contesti artistici, nel teatro, nella musica, nell’agricoltura. Diamo spazio alle inclinazioni dei nostri ragazzi che per passione o semplice curiosità, vogliano ad esempio imparare a dipingere, fotografare, recitare, suonare uno strumento o imparare a fare il pane o il formaggio. L’esperienza è una delle chiave e delle proposte del nostro modello didattico, insieme a voi vorremmo passare dalla potenza in atto!

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