C’era una volta, in una terra lontana, un vecchio che viveva in cima a una montagna.
Aveva dedicato tutta la sua vita allo studio e alla meditazione.
Era conosciuto ovunque per la sua intelligenza, sensibilità e saggezza.
I politici e i mercanti andavano a visitarlo per rivolgergli ogni genere di domanda.
Le sue risposte erano sempre giuste. Sembrava possedere un talento speciale che gli permetteva di arrivare all’essenza di qualsiasi problema.
Quando le sue risposte e le sue soluzioni che indicava venivano messe in atto, i risultati erano ogni volta eccellenti.
la sua fama si era presto estesa in ogni angolo di quella terra.
Nel villaggio ai piedi della montagna c’era un gruppo di ragazzi che giocavano assieme. Ogni tanto salivano per visitare in vecchio e fargli delle domande, per le quali sembrava sempre avere una risposta giusta.
Nel corso del tempo, diventò quasi un gioco quello di cercare continuamente una domanda a cui lui non sapesse rispondere. Ma non ci erano mai riusciti.
Un giorno il capobanda chiamò gli altri e disse: “Ho finalmente trovato un modo per mettere in difficoltà il vecchio. Adesso ho in mano un piccolo merlo. Andremo da lui e gli chiederemo se il merlo è vivo o morto. Se dice che è morto lo lascerò andare e volerà via. Se dice che è vivo lo stritolerò e lo farò morire. In entrambi i casi avrà torto”.
Eccitati dall’idea di cogliere finalmente il vecchio in fallo, salirono in fretta sulla montagna.
Il vecchio li guardava arrivare e notò il loro sguardo impaziente.
Il capobanda fece un passo in avanti e disse: ” ho un piccolo merlo stretto nella mano. E’ vivo o morto?”
Il vecchio guardò i loro volti ansiosi e maliziosi e rispose mitemente al capobanda: “. . . è nelle tue mani”
Lascia un commento