Può accadere che molti di voi si trovino spiazzati davanti al termine “crowdfunding”, vuoi per la disabitudine a trattare temi che soprattutto ora sono contenuti in ambiti prettamente digitali; vuoi perché come spesso accade, attività simili a queste arrivano e si fanno conoscere in Italia con grande ritardo. Innanzitutto parto con la traduzione del termine: crowdfunding significa raccolta di fondi. E sapete a quando viene fatta risalire la prima grande raccolta fondi della storia? La maggior parte dei testi che parlano di questo argomento raccontano che nel 1886 Joseph Pulitzer indisse una campagna di raccolta fondi rivolta a tutti gli Americani allo scopo di raccogliere una cifra intorno al milione di dollari, utile per poter costruire il piedistallo su cui sarebbe stata eretta la Statua della Libertà.
Il concetto è proprio questo: un’opera finanziata con l’aiuto di tanti piccoli contributi che insieme hanno permesso la realizzazione di un’ opera di cui tutti si sentivano parte, perché vi hanno partecipato e perché li rappresentava. Oggi si tende ad ancorare il fenomeno prettamente in ambito on line: da ormai quasi vent’anni hanno cominciato a nascere e a diffondersi su web piattaforme con specifiche regole di utilizzo su cui potenzialmente tutti possono iscriversi, caricare il proprio progetto e raccontare a tutti il motivo per cui il loro progetto dovrebbe essere finanziato.
Venendo a noi. Perché abbiamo proposto una campagna di crowdfunding? I vantaggi risiedono nella possibilità di rispondere a due esigenze forti: la nostra voglia di crescere in fretta per poter permettere a sempre più ragazzi e ragazze di poter vivere questa esperienza senza ostacoli di natura economica, ma anche legati alla lontananza perché non tutti tra di voi vivono a Milano; ed il secondo che si ricollega al primo, per poter coinvolgere e mobilitare le tante persone che quasi quotidianamente da tutta Italia ci scrivono per sostenerci o perché vogliono seguirci lungo questo cammino che abbiamo cominciato ad intraprendere da qualche tempo. (clicca qui per consultare i nostri obiettivi di medio periodo).
La forza della “folla” (crowd), non intesa come insieme di persone, ma come gruppo di mobilitati e mobilitatori che condividono i nostri stessi obiettivi, sta nel rendere concreta una possibilità che prima di noi forse era semplicemente utopica: dare una risposta, non solo un’alternativa, alle carenze e alle difficoltà di una struttura scolastica tradizionale che non è in grado di rispondere alle esigenze di ragazzi e studenti.
Il futuro dei nostri ragazzi perciò, non può che essere sostenuto da Noi, da chi sente l’esigenza di voler rispondere al sentimento di frustrazione ed insoddisfazione che tanti ragazzi hanno nei confronti della Scuola. Il cambiamento è possibile e sarà possibile solo con Voi!
E’ per questo che per i prossimi cento giorni della campagna non ci stancheremo mai di chiedervelo: Mobilitatevi! Il motivo di questa iniziativa risiede tutto in questo imperativo: una condivisione del nostro messaggio sui vostri profili social, e se lo vorrete la possibilità di entrare per iscritto nella cerchia dei Fondatori di Artademia donando alla nostra iniziativa fino ad un minimo di 3 euro (clicca qui per partecipare).
Faremo tutto il possibile per poter arrivare ad ognuno di Voi per renderci insieme protagonisti di un cambiamento. Se siete con noi fatevi sentire!
Lascia un commento