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#ARTARACCONTA…Lo scandalo Watergate

Il 17 maggio del 1973 il Senato USA votò per l’apertura di una Commissione d’inchiesta sui fatti del Watergate, lo scandalo politico che, tra il 1972 e il 1974, coinvolse per 784 giorni il presidente Nixon e alti dirigenti della sua amministrazione.

Erano le 2 di notte del 17 giugno 1972 quando la polizia di Washington fece irruzione al sesto piano del complesso di uffici del Watergate, sede del Comitato Nazionale Democratico, dopo aver ricevuto la chiamata di Frank Willis, la guardia di sicurezza dello stabile.

Finirono in manette cinque persone con l’accusa di tentativo di furto e intercettazioni telefoniche e di altre comunicazioni.

Gli arrestati, passati alla storia come “plumbers”, idraulici, formavano un gruppo incaricato di eseguire le varie fasi del Piano Huston, che prevedeva tra le varie azioni l’infiltrazione nel quartier generale del Comitato nazionale democratico.

Il Washington Post mise sul caso due cronisti locali, Bob Woodward e Carl Bernstein, che grazie a una fonte di alto livello chiamata “Gola profonda” – che nel 2005 si scoprirà essere il numero due dell’Fbi, Mark Felt – iniziarono a seguire la pista dei soldi, scoprendo un legame fra i conti bancari di alcuni degli arrestati e il capo del Comitato per la rielezione del presidente ed ex ministro della Giustizia, John Mitchell.

Nel 1972 Nixon vinse nuovamente le elezioni con il 60,7% dei voti contro il candidato democratico George McGovern ma nel maggio del 1973 partì l’inchiesta del Senato, presieduta dal senatore democratico Sam Ervin.

Le udienze di diversi dirigenti dell’amministrazione vicini a Nixon durarono dal 17 maggio al 7 agosto e furono trasmesse dalla televisione pubblica Pbs.

Uno per uno i testimoni della vicenda ammisero il proprio coinvolgimento aiutando a far luce sull’accaduto.

Dopo aver appreso della presenza dei registratori nello studio del presidente, la Commissione del Senato chiese a Nixon di consegnare i nastri per acquisire ulteriori elementi di prova sul caso che però respinse la richiesta, appellandosi al privilegio presidenziale.

Dopo nove mesi di battaglie legali intervenne la Corte Suprema degli Stati Uniti che con una votazione unanime intimò a Nixon di consegnare le registrazioni.

Era il 24 luglio del 1974: la Casa Bianca trasmise alla Commissione 64 nastri che, nonostante la mancanza di 18 minuti e mezzo di registrazione, considerati fondamentali alle indagini, furono comunque sufficienti a incastrare Nixon.

L’8 agosto prima che la procedura avesse inizio, Nixon si dimise dalla carica lasciando il suo posto al vicepresidente Gerard Ford che qualche mese dopo concederà al suo predecessore il perdono presidenziale.

Nel 1976 Alan J. Pakula diresse il film All the President’s Men  (Tutti gli uomini del presidente), vincitore di quattro premi oscar, ispirato al libro omonimo di Bob Woodward e Carl Bernstein, con Robert Redford e Dustin Hoffman…

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