
Appena fuori dalla basilica dedicata al santo protettore di Milano, nella piazza, sul lato sinistro, esternamente alla recinzione, è presente una colonna di epoca romana, qui trasportata da altro luogo, da sempre nota come “La Colonna del Diavolo”.
Questa colonna presenta due fori che sarebbero stati generati da una testata del diavolo.
La leggenda vuole che Sant’Ambrogio, Vescovo di Milano nel IV secolo, fosse alle prese con i molteplici tentativi del Diavolo di farlo cadere in tentazione.
Una mattina, passeggiando per il cortile della basilica, incontrò Satana che cercò di convincerlo a rinunciare dal portare avanti il suo compito di vescovo.
Il diavolo gli si avvicinò per tentarlo, ma Sant’Ambrogio lo colpì con un calcio, facendolo andare a sbattere con le corna contro la colonna, formando i due buchi.
Il diavolo rimase incastrato fino al giorno seguente, quando scomparve nella colonna passando per uno dei due fori, creando così un varco verso l’inferno.
In un’altra versione il maligno, cercando di trafiggere il santo con le corna, finì per conficcarle nella colonna. Dopo aver tentato a lungo di divincolarsi, il demonio riuscì a liberarsi e, spaventato, fuggì.
Per questa ragione, secondo la tradizione, avvicinandosi ai fori si sentirebbe odore di zolfo, mentre appoggiandoci sopra l’orecchio si può sentire il rumore dello Stige, il fiume infernale e, la notte prima della domenica di Pasqua, si può vedere un carro, guidato da Satana in persona, che conduce le anime dei dannati all’Inferno.
La colonna in realtà era usata per l’incoronazione degli imperatori germanici che, dopo aver giurato sul messale e indossato la corona di ferro, dovevano abbracciare la colonna per simboleggiare la loro decisione di abbracciare il cristianesimo.
Galvano Fiamma, cronista domenicano di Milano del XIV secolo, descrive così il rituale:
“Quando il re dei Romani vuole ricevere la corona del regno italico nella basilica Ambrosiana, l’Imperatore deve andare prima presso la colonna di marmo che sorge nella basilica Ambrosiana stessa, e uno dei conti di Angera deve presentare all’Imperatore un messale. L’Imperatore giurerà che sarà obbediente al Papa e alla Chiesa Romana nelle cose temporali e spirituali… Quindi l’Arcivescovo o l’Abate di Sant’Ambrogio deve incoronarlo con la corona ferrea come Re d’Italia. Ciò fatto, l’Imperatore deve abbracciare quella colonna dritta di marmo per significare che la giustizia in lui sarà dritta”.
Trattandosi di un gesto che avveniva esclusivamente per ragioni politiche, era malvisto dal popolo, che vedeva dietro queste conversioni l’intervento del diavolo in persona.
Motivo per cui si iniziò a parlare di quella colonna come della “Colonna del Diavolo”…
Buon Sant’Ambrogio da Artademia!
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